Scalo 76 e R'nR (Musicali)

Spartito vecchio fa buona TV…

 

Musica e TV: binomio che da tempo non convince! Sanremo non garantisce più successo e ascolti, il Concerto del Primo Maggio, mai stato un punto di forza, anche quest’anno si è rivelato un chiaro esempio di come una semplice riproposizione, una diretta di un concertone di 8 ore, non abbia attrattiva. Insomma, si è aperta una vera e propria riflessione sulla musica in televisione, su cosa può renderla ancora appetibile e come lasciare il giusto spazio alla musica in Tv.

 

E così la Rai è tornata sui suoi passi con un programma che richiama il vecchio ed indimenticato Discoring. Il sabato pomeriggio di Raidue ha proposto Scalo 76: 3 ore di intrattenimento musicale sulla rete nazionale che, come in un vero e proprio scalo, vede continui arrivi e partenze di ospiti e artisti. Veste sicuramente ringiovanita rispetto al programma cult degli anni 80 e al passo con i tempi con agganci in internet e l’attenzione alle nuove tecnologie. Artisti ospiti in studio con le canzoni e le interviste. Conduttori competenti e “del settore”, così come erano i Dj radiofonici a condurre Discoring. Daniele Bossari, che di programmi giovanili ne ha ideati e condotti un bel po’, e Paola Maugeri, una vera e propria autorità nel campo delle interviste musicali, hanno guidato la squadra di Scalo 76 che annovera tra i punti di forza anche Maddalena Corvaglia, ex velina ed ora voce di Radio 101 cui sono affidati tutti i contributi pre-confezionati come le immancabili classifiche, e gli inviati presi “a prestito” dalle tv musicali: Lucilla Agosti di All Music e Paolino Ruffini di Mtv, volti che il pubblico può associare immediatamente al mondo musicale.

La prima stagione è in dirittura d’arrivo e i risultati dicono che questo vero e proprio recupero della tradizione è stato apprezzato dal pubblico. Segno che da una Tv generalista forse ci si aspetta proprio questo: ricette semplici..

Per i progetti più azzardati ci sono i canali dedicati. Spetta a loro uscire dagli schemi. E così Mtv in questa stagione ha proposto il “suo” reality dal sapore musicale: R’nR, ovvero Rock in Rebibbia.

Un programma che dal reality mutua alcuni passaggi ma non c’è una ripresa in tempo reale. Non si segue la vita “dietro le sbarre” di questi detenuti, solo i momenti in sala prove. Ogni reality che si rispetti ha il suo confessionale e qui, a raccontare le proprie emozioni sono gli ospiti, le guest stars: artisti italiani del calibro di Alex Britti, Max Gazzè, Negramaro, Paola Turci, Meg e Piero Pelù chiamati a fare gli insegnanti per un giorno di questa band. Il reality insomma è solo un pretesto, la musica diventa invece un veicolo, un linguaggio per trovare un punto di contatto con una realtà distante, dura da affrontare. Se l’operazione ha funzionato lo scopriremo giovedì 29 maggio: ultima puntata e concerto per la band di per R’nR.