Le due facce del pianeta 3D
di Angela Bosetto
Dalla fine degli anni ’90 il duello tra i due colossi dell’animazione 3-D, ovvero Pixar e Dreamworks, prosegue senza esclusione di colpi. Al di là dell’indubbia perizia tecnica, la prima è divenuta il simbolo della sperimentazione unita a profonde riflessioni, la seconda garantisce sicuro divertimento con un pizzico di adulto cinismo. Non per niente nella sfida degli Oscar vince la Pixar (tre contro due), mentre in quella degli incassi conduce la Dreamworks (Shrek 2, quasi un miliardo di dollari, è difficile da eguagliare).
Da questa continua competizione deriva anche la decisione di distribuire sempre i loro nuovi film ad almeno un mese di distanza l’uno dall’altro per favorire il pubblico. Il copione si è ripetuto anche questa volta: il 29 agosto è uscito Kung Fu Panda (Dreamworks), il 17 ottobre WALL-E (Pixar). Un goffo panda di nome Po, amante delle arti marziali e del buon cibo, contro un piccolo robot dotato di una profonda sensibilità.
Tra duelli, acrobazie e gag, le mirabolanti avventure di Po entusiasmano, divertono e, nel contempo, permettono ai ragazzi (ma anche ai loro genitori) di conoscere diversi aspetti della filosofia orientale, inclusi i principi educativi utilizzati nella formazione dei giovani.
La Pixar si prefigge un obiettivo ancora più ambizioso: rieducare lo spettatore al silenzio, all’ascolto e alla percezione visiva individuale. Impresa ardua per un pubblico abituato al sonoro esplosivo del dolby sorround e a dialoghi logorroici.
WALL-E è un robot spazzino, l’ultimo della sua categoria rimasto in funzione sulla Terra, ormai sommersa dai rifiuti. Solo da più di settecento anni, il nostro eroe non si perde d’animo e continua il suo lavoro. Riesce a emettere pochi suoni ma ha sviluppato una forma di pensiero indipendente dalla sua programmazione iniziale, che esprime attraverso la curiosità (colleziona oggetti che non conosce, tentando di scoprirne il funzionamento, e guarda i vecchi musical estasiato), l’inventiva e la bontà (si prende cura di un piccolo scarafaggio). Al suo animo gentile manca solo l’amore, che arriverà nelle sembianze iper-tecnologiche della robottina EVE, inviata in ricognizione sulla TERRA dalla nave-crociera dove gli uomini vivono in uno stato di totale apatia, disinteressati al loro pianeta quanto a intrattenere una relazione sociale che non sia con uno schermo. Grazie a WALL-E, EVE scoprirà i sentimenti e imparerà a ragionare con i suoi circuiti senza obbedire ciecamente al computer centrale. Si ritroveranno insieme nello spazio col compito riportare gli abitanti della Terra a casa, lottando contro chi crede che basti lasciare le cose come stanno anziché impegnarsi a cambiarle.
Tra citazioni cinematografiche (Hello, Dolly! e 2001-Odissea nello spazio su tutte) e momenti di pura poesia (WALL-E e EVE che danzano fra le stelle), una parabola ecologista destinata a commuovere e a far riflettere.