AMADEUS

Un film di Milos Forman  (Stati Uniti, 1984) tratto dal testo teatrale omonimo di Peter Shaffer – con F. Murray Abraham nei panni di Antonio Salieri e Tom Hulce in quelli di Wolfgang Amadeus Mozart – 158′

 

Il genio artistico e il limite umano di Mozart attraverso lo sguardo del contemporaneo Salieri. Attraverso una narrazione che trae spunto da storia e leggenda e le rielabora liberamente, Forman conduce un gioco iperbolico che consegue l’esaltazione del personaggio attraverso l’iconosclastia.

Non una biografia musicale, ma piuttosto un discorso sull’arte, sulla libertà d’espressione in rapporto al potere, sull’eccentricità dell’individuo e la sua contrapposizione alla società, discorso che percorre come un filo continuo la filmografia americana del regista ceco che lasciò a fine anni ’60 il suo Paese schiacciato dai carri armati russi per tornarvi a girare quest’opera cinque anni prima della “rivoluzione di velluto”.

Nonostante la deformazione ironica e grottesca, Forman riesce a restituire un ritratto efficace di Mozart e a lumeggiare, attraverso la sua figura, il secolo in cui visse.